Introduzione
Il credito d’imposta “Industria 4.0” è stato modificato dalla Legge Finanziaria 2025. Le principali novità riguardano gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati nel 2025 e “prenotati” entro il 31 dicembre 2025.
Beni immateriali
Per i beni immateriali “Industria 4.0”, il credito d’imposta non è più riconosciuto per gli investimenti effettuati nel 2025. Il termine ultimo per prenotare tali investimenti e beneficiare del credito era il 31 dicembre 2024.
Beni materiali
Per i beni materiali “Industria 4.0”, il credito d’imposta è stato limitato agli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, è stato introdotto un nuovo credito d’imposta per gli investimenti effettuati nel 2025, con un limite di spesa di 2.200 milioni di euro.
Misure del credito d’imposta
Il credito d’imposta per i beni materiali è riconosciuto in misure differenziate a seconda dell’importo e del periodo di effettuazione dell’investimento:
- 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 10% per investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
- 5% per investimenti superiori a 10 milioni di euro
Comunicazioni al MiMiT
Per gli investimenti effettuati nel 2025, è necessario inviare al Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) una comunicazione delle spese sostenute e del credito d’imposta maturato.
Fatture e documenti
Le fatture e i documenti relativi agli investimenti devono riportare l’espresso richiamo alla disposizione di riferimento.
Perizia asseverata o dichiarazione sostitutiva
È necessario disporre di una perizia asseverata o di una dichiarazione sostitutiva per gli investimenti effettuati.
Utilizzo in compensazione
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24 in 3 rate annuali
Comunicazioni al GSE
È necessario inviare al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) una comunicazione preventiva e una comunicazione consuntiva per gli investimenti effettuati.