L’articolo 170 del Tuir disciplina la riportabilità delle perdite fiscali in caso di trasformazione societaria, con particolare attenzione alla trasformazione regressiva da società di capitali a società di persone. In questo contesto, il regime fiscale cambia, passando dalla tassazione diretta sul reddito della società all’imputazione del reddito ai soci. Inizialmente, l’Amministrazione finanziaria negava la possibilità di riportare le perdite fiscali maturate prima della trasformazione. Successivamente, l’Agenzia delle Entrate ha cambiato orientamento, consentendo il riporto di tali perdite per compensare i redditi successivi alla trasformazione.
Questo nuovo approccio assimila gli effetti fiscali della trasformazione regressiva a quelli della trasparenza fiscale, basandosi sulla perdita della soggettività passiva Ires, la conservazione delle perdite e l’assenza di motivi contrari. Le perdite possono essere utilizzate per abbattere il reddito imponibile della società trasformata, entro i limiti dell’80% del reddito imponibile, ad eccezione di quelle dei primi tre esercizi, utilizzabili integralmente. Non ci sono limiti temporali per il riporto delle perdite. Il modello Unico SP richiede la distinzione tra le diverse tipologie di perdite per garantirne la tracciabilità.