L’operazione consente di trasferire attività alla beneficiaria assegnando le quote alla società scissa (e non ai soci), ponendosi come alternativa al conferimento d’azienda. La disciplina civilistica è stata ampliata dal D.Lgs. n. 88/2025 (in vigore dall’8 luglio 2025), che ammette ora lo scorporo anche a favore di beneficiarie preesistenti e il trasferimento dell’intero patrimonio, eliminando il vincolo della continuità operativa della scissa.
Sotto il profilo delle imposte dirette, si applica il regime di neutralità fiscale ex art. 173, comma 15-ter, TUIR, che evita il realizzo di plusvalenze e garantisce la continuità dei valori fiscali. Ai fini delle imposte indirette, l’operazione è fuori campo IVA e soggetta a imposte d’atto in misura fissa.
Tuttavia, sussiste un’incertezza operativa dovuta alla Risp. Interpello n. 225/E/2025, con cui l’Agenzia ha negato la neutralità per scorpori verso beneficiarie preesistenti basandosi sulla vecchia formulazione normativa. Tale disallineamento dovrebbe essere sanato dal Decreto “Correttivo-ter”, che estende la neutralità anche a tali fattispecie.