Atti di fine anno delle società di persone

Si analizza l’efficacia fiscale degli atti modificativi delle società di persone e delle Srl trasparenti stipulati entro il 31 dicembre 2025. Il punto cardine riguarda la distinzione tra atti che modificano la compagine sociale e quelli che ridistribuiscono meramente le quote interne. Qualora l’atto comporti l’ingresso o l’uscita di soci (variazione della compagine), gli effetti fiscali di imputazione del reddito per trasparenza si producono già nel periodo d’imposta 2025. Diversamente, le cessioni di quote o le modifiche alla partecipazione agli utili che intervengono esclusivamente tra i soci esistenti (senza ingressi/uscite) esplicano efficacia fiscale solo dal periodo d’imposta successivo (2026), rendendo di fatto inefficace la stipula a fine anno per modificare il carico fiscale dell’anno in corso.

Tale principio di differimento temporale si applica, per omogeneità, anche alle Srl che hanno optato per il regime di trasparenza. Una deroga operativa riguarda invece le associazioni professionali: per queste, le quote di partecipazione agli utili possono essere determinate “a consuntivo” in base all’effettivo apporto lavorativo, svincolando il professionista dalla rigidità delle scadenze notarili di fine anno. Infine, viene esaminato l’impatto sul Concordato Preventivo Biennale (CPB): l’aumento numerico dei soci è causa di decadenza o esclusione dal concordato per le società di persone, mentre la mera ridistribuzione interna o l’uscita di un socio non ne pregiudicano la validità. Per le Srl, le modifiche della compagine sono ininfluenti ai fini del CPB.


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